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Tecnica follow-unfollow su Instagram: Pro e contro

Non è più un tabù parlare della tecnica follow unfollow Instagram oggi. Svolgerla manualmente e/o utilizzare dei bot di automazioni per aumentare il numero di followers è ormai pratica diffusa e sembra che gli utenti che ricorrano ad essa siano sempre di più con il passare del tempo.

Si può serenamente affermare che il follow unfollow ha cambiato le sorti di Instagram stessa (lascio decidere a te, se in positivo o negativo, al termine delle riflessioni che farò in questo articolo).

Avendo provato questo metodo di crescita sia direttamente che indirettamente, qui di seguito ti parlerò dei pro e contro della tecnica follow unfollow Instagram, insieme al tipo di impatto che può avere sul tuo profilo, i risultati che ti può permettere di raggiungere e non, al fine di analizzare se è davvero qualcosa che vorrai utilizzare nel tuo caso.

L’hai utilizzata? La stai utilizzando adesso? Questo articolo risponderà a molte delle domande che potresti avere in merito.

Prima di tutto, a beneficio di chi non sa bene di cosa stiamo parlando, lascia che faccia una breve introduzione all’argomento per poi passare ad analizzarne gli effetti.

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Crescite da urlo con il follow unfollow?

Tecnica follow unfollow Instagram, di che si tratta?

Se è la prima volta che arrivi su questo blog ti do il benvenuto a nome di tutta la community Not Just Analytics, la grande famiglia con cui collaboro, uniti da una filosofia di crescita organica e strategica.

Mi chiamo Francesco e sono il founder del blog di viaggi www.positivitrip.com, nonché Instagrammer incallito, affiancato dalla mia dolce metà e dai viaggi, Social Media Manager e Digital Strategist. Ci trovi su Instagram come @positivitrip.

 

 

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La tecnica del follow unfollow Instagram di cui ti parlo oggi non è altro che una “strategia” che prese piede qualche anno fa, e consiste nel seguire uno o più utenti, aspettare che essi  ricambino il segui per poi smettere di seguirli dopo qualche giorno, mantenendo un numero relativamente basso di account seguiti.

Inutile specificare che si tratta un po’ di uno specchietto per le allodole, dove ti faccio vedere quanto sono carino nell’averti seguito, porto la tua curiosità a fare un salto nel mio profilo, dare un’occhiata, magari lasciare qualche like e seguirmi in ritorno, al fine ultimo di averti fra i miei followers ma non essendo in primis disposto a seguirti.

Inizialmente questa tecnica veniva effettuata a mano, potendo seguire/smettere di seguire un numero tutto sommato contenuto di account. Se non fosse che, come spesso accade, col tempo sono arrivati i bot, i sistemi di automazione che fanno azioni al posto tuo.

Con l’avvento dei bot la fetta di persone che ha fatto ricorso alla tecnica follow unfollow Instagram è cresciuta esponenzialmente, rendendo questo social una grande matassa di operazioni effettuate ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.

Magari ti è capitato di utilizzarla per cui è facile che tu abbia notato o sentito parlare di atteggiamenti strani del profilo; in questo caso le spiegazioni che seguono ti aiuteranno a capire meglio cosa sta succedendo agli account che la praticano.

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Esempio di grafico altalenante. Fonte: notjustanalytics.com

Quali sono i risultati dell’utilizzo della tecnica follow unfollow?

Sulla questione risultati positivi o negativi, derivanti dall’utilizzo della tecnica follow unfollow Instagram ci sono sempre stati pareri contrastanti, punti di vista differenti e correnti di pensiero in continuo cambiamento.

Quello di cui ti parlo in questo articolo è, tuttavia, basato su numeri e non su supposizioni.

La piattaforma di Not Just Analytics, come ormai saprai, è un tool che permette di misurare appunto la quantità e la frequenza delle operazioni effettuate dagli utenti; con la nuova versione approfondita di Not Just Analytics Business inoltre sei in grado di monitorare gli effettivi dati di impressions, reach e metriche specifiche dei post e delle pubblicazioni di un profilo.

Raccogliendo i dati di profili esempio che hanno messo a disposizione le loro statistiche sono riuscito a tracciare una linea ben definita di quello che l’attività di follow unfollow può creare nell’account che la utilizza.

Saranno più i pro o i contro?

Qualche giorno fa nelle stories Instagram pubblicate dall’account @Not Just Analytics sono stati racchiusi alcuni dei punti più salienti del risultato delle automazioni, e dato che hanno riscosso parecchio interesse vorrei racchiuderle anche qui con qualche approfondimento.

 

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1 – Come incide il follow unfollow sulla categorizzazione del profilo?

Trattandosi di un’azione automatizzata, quando utilizzi un bot per seguire profili al posto tuo, in quanto robot (quindi non dotato della cognizione delle cose che potrebbe avere un essere umano), tende ad eseguire operazioni che non beneficiano il tuo profilo, come ad esempio seguire profili che si allontanano dai tuoi interessi.

Devi sapere che l’algoritmo di Instagram prende molto sul serio le operazioni che svolgi sulla piattaforma, chi segui, con chi interagisci di più, quale contenuto apprezzi maggiormente e così via, in quanto sulla base di queste valutazioni deciderà poi dove collocarti, proponendoti alla audience che pensa sia più adatta ai tuoi contenuti.

Nel momento in cui introduci un bot nelle tue azioni quotidiane, questo schema creato da Instagram va totalmente a farsi friggere! Ecco il motivo per cui il tuo profilo potrebbe essere proposto ad un pubblico non interessato ai tuoi contenuti; questo genererebbe scarsi risultati di crescita o quel che è peggio, una crescita fatta di account non interessati ai tuoi contenuti.

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Esempio di basso engagement rate

2 – Il follow unfollow porta ad avere blocchi da parte di Instagram?

Devi sapere che Instagram, in quanto piattaforma social, ha un suo regolamento, ben chiaro e affiancato da una altrettanto lunga policy. L’utilizzo dei bot va di fatto contro il regolamento interno di Instagram.

Non serve aggiungere che Instagram è in grado di vedere esattamente tutte le azioni compiute da ogni singolo utente, e che quindi ha la piena facoltà di penalizzare il tuo profilo in qualsiasi modo. Benché non sia stato mai espressamente comunicato come Instagram penalizzi gli account che utilizzano automazione, avendo analizzato i risultati e l’atteggiamento dell’algoritmo posso dirti con certezza che la conseguenza diretta è l’abbassamento dei like e del reach dei tuoi post, in quanto vengono proposti ad una fetta sempre minore di spettatori.

Oltretutto, spesso e volentieri, il follow unfollow viene fatto in maniera massiccia, sfidando i ragionevoli limiti impostati da Instagram. Questo porta a blocchi su alcune operazioni. Ogni volta che si riceve un blocco è una nota sul registro; se si persiste nella pratica ci si ritrova con diminuzione della copertura organica e si rischia addirittura la chiusura del profilo.

3 – L’inevitabile calo dell’engagement

La stragrande maggioranza degli utenti che ha fatto uso della tecnica follow unfollow Instagram ha registrato un netto calo dell’engagement con conseguenti meno like, meno commenti e interazioni, nonostante il numero dei followers continuasse ad aumentare.

Questo succede perché nel momento in cui segui qualcuno, la persona d’istinto è portata a seguirti in ritorno, spesso però senza basare quell’azione su un reale interesse nei tuoi confronti o nel contenuto che pubblichi.

In questo scenario Instagram proporrà i tuoi post ai tuoi nuovi followers nei giorni subito successivi alla loro azione di “segui”, verificando il grado di interesse che gli altri dimostrano nei confronti del tuo account. Se gli utenti non interagiscono da subito con i tuoi post o stories Instagram dedurrà che non sono realmente interessati smettendo di proporti loro nel feed.

Questo atteggiamento dell’algoritmo è molto comune ed è la causa principale dell’insorgenza di ghost followers. Questi ultimi sono proprio quegli utenti che non vedendo mai i tuoi contenuti e non interagendo con essi smettono del tutto di entrare in contatto con il tuo profilo, diventando veri e propri fantasmi che fanno solo parte di un numero di followers in aumento (seppur fittizio).

Non dimenticare che, pur senza usare bot, ognuno di noi è già soggetto a ricevere il segui da ghost followers non voluti: in diversi punti del mondo esistono le cosiddette “like farms”, dove migliaia di falsi account (non appartenenti a persone ma creati con il solo scopo di effettuare operazioni) sono collegati a sistemi automatizzati che lasciano like, follow e commenti.

Dunque l’uso del bot potrebbe accentuare il calo di engagement che il tuo profilo potrebbe subire, registrando un basso Engagement Rate, che è direttamente responsabile della riduzione della copertura organica e lento decadimento del profilo.

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Esempio di profilo in lenta caduta. Fonte: notjustanalytics.com

4 – Instagram diventa tuo nemico

Come avrai intuito, quello che all’inizio sembrava un semplice gioco (mi riferisco ai social network in generale), oggi è diventato uno dei principali motori della diffusione di video, foto, pubblicità, notizie; insomma oggi i social sono veri e propri colossi del mercato, che noi ce ne rendiamo conto o no.

Instagram come le altre realtà del settore non è altro che un’azienda, e come tale deve produrre dei guadagni, quanto più alti sia possibile.

Il servizio che offre Instagram oggi, è tuttavia di fatto gratuito, tutti possono avere un account e pubblicare foto e video di sé, della propria attività, dei propri prodotti e così via.

Addirittura ogni influencer (piccolo o grande che sia) può pubblicizzare qualcosa per i fatti suoi e nessuno dei piani alti di Instagram si sognerebbe mai di chiedergli il 10% o più di commissione sul fatto che quei soldi li ha guadagnati grazie alla visibilità all’interno del social (cosa che invece applicano siti di compravendita e simili).

Come monetizza quindi Instagram? Hai già capito la risposta, con la pubblicità, quella che vende proprio a noi utenti per farci crescere.

Nel momento in cui noi dovessimo rivolgerci ad una piattaforma esterna per servizi come il follow unfollow, di fatto non stiamo facendo altro che togliere ad Instagram l’unica possibilità di guadagno su di noi.

Come pensi la prenda Instagram? Come la prenderesti tu se la piattaforma fosse tua?

È più che realistico pensare che di base Instagram non agevoli i profili che si appoggiano a terze parti generando così una “perdita” che consiste nel mancato guadagno.

E questa non è solo una mera questione di gelosia ma va molto più sul tecnico, ti spiego perché nel prossimo punto.

5 – L’uso dei proxy può creare danni più grossi di quello che pensi

Sai cos’è un proxy?

Se non ne hai mai sentito parlare ti consiglio di leggere l’articolo dedicato alle diverse tipologie di Proxy e al loro utilizzo, molto illuminante e dettagliato.

Il proxy, utilizzato dalle piattaforme di automazione, non è altro che un finto punto di accesso che si spaccia per te pur trovandosi potenzialmente in un altro punto del mondo. Mi spiego meglio.

Quando usi normalmente Instagram per i fattacci tuoi, in genere navighi dal tuo cellulare, al massimo dal tuo pc, appoggiandoti alla rete mobile del tuo operatore o nel secondo caso alla wi-fi di casa o quella dell’amico.

Quando invece attivi un bot per automatizzare le tue azioni su Instagram, quel bot dovrà collegarsi da un’altra parte del mondo ed eludere Instagram stessa, facendole pensare che sia tu in persona a compiere quelle azioni, semplicemente da un dispositivo differente rispetto a quello che usi quotidianamente.

Per fare questo il bot si appoggia ad un proxy, un ponte virtuale che serve a far credere ad Instagram che tu sia connesso da una posizione piuttosto che un’altra.

In linea teorica tutto fila liscio, se non fosse che i proxy (se non altamente qualitativi), sono facilmente tracciabili da Instagram, il che vanifica il nostro tentativo di raggiro, attirando in maniera diretta la sua attenzione.

Ergo, se usi un bot per fare follow unfollow, Instagram se ne accorge immediatamente.

Oltretutto i servizi di follow unfollow nati nell’ultimo periodo tendono ad abbassare sempre di più il prezzo del servizio, con conseguente abbassamento della qualità dello stesso.

Chiediti:

Come può un servizio da 50€ al mese farti crescere in maniera sicura per 4-5 volte maggiore rispetto a quanto cresce un profilo che spende 100€ al mese di pubblicità su Instagram?

C’è un ultimo fattore da considerare quando si parla di fare follow unfollow, che è anche la parte più dolente.

6 – Che dire del danno di immagine?

Ti è mai successo di aver ricevuto il segui da un personaggio che conosci, che magari segui già, che fa parte del mondo dello spettacolo o simili, per poi scoprire dopo qualche giorno che ti ha smesso di seguire?

A me sì, e non è stato affatto “cool”. In un primo momento ero contento, ho pensato che in qualche modo avesse apprezzato i miei contenuti e fosse venuto a dimostrarlo.

Tuttavia l’account in questione seguiva oltre 7.000 profili, cosa che di suo farebbe già insospettire anche chi di Instagram ne sa davvero poco.

Dopo qualche giorno il follow era già stato tolto, con conseguente ed inevitabile riflessione.

Il social non è solo un gioco, non è un foglio di carta dove possiamo fare tutti gli scarabocchi che vogliamo e buttarlo via.

È una parte del mondo, seppur virtuale, dove ognuno di noi passa ore, giorni, condivide momenti, crea ricordi, si rapporta ed entra in contatto con altre persone, vere, reali, come quelle che incontriamo ogni giorno per strada.

È un luogo vero, fatto di persone vere.

Questo è uno dei punti principali che molti sembrano perdersi: Instagram, come gli altri social, è un posto dove siamo a contatto con altri, dove bisogna interfacciarsi con altre persone, con rispetto e considerazione, proprio come fai nella vita di tutti i giorni in ufficio o al supermercato.

Nel momento in cui fai un’azione di questo tipo (un banalissimo follow seguito da un unfollow qualche giorno dopo) stai comunicando chi sei, cosa fai, come tratti la gente, che importanza dai agli altri.

Se non ti conosce nessuno probabilmente puoi anche cavartela senza che gli altri se ne accorgano, anche se questo alla lunga ti porterà ad essere in vista e sarà comunque notato.

Se a maggior ragione sei un personaggio pubblico, un brand noto o un’entità specifica, le azioni che compi si ripercuotono direttamente sulla tua reputazione, online e offline.

Per non parlare del fatto che la gente che riceve l’unfollow spesso se ne accorge, ci resta male, smette di seguirti e inevitabilmente parla male di te. È questa la pubblicità che vuoi?

Sulla questione etica del follow unfollow etico o meno lascio la risposta al tuo personale giudizio, ma è innegabile che la gente, quando hai visibilità, si accorge di ciò che fai e trae conclusioni sulla tua persona, basandosi anche su questo tipo di cose.

Ti è mai capitato di farti una brutta idea su qualcuno perché sgridava in brutto modo il figlio?

Ti è mai capitato di farti una brutta idea su qualcuno perché fa follow unfollow su Instagram?

Le due cose non sono di sicuro la stessa cosa, ma viaggiano sullo stesso principio.

Siamo umani, e come tali viviamo di sensazioni e di idee, di concetti e di princìpi, che ognuno di noi può vivere a modo proprio, pur essendo tutti accomunati da simili ideali.

Quali sono i pro del fare follow unfollow?

Sul fatto che il numero dei followers aumenti con l’utilizzo dei bot non si può dire nulla, ma quanto aumenta la qualità dei tuoi followers?

Valutando il tuo progetto, conta di più il numero che riesci a raggiungere o l’attaccamento che i followers sviluppano verso di te o il tuo prodotto/realtà?

Rifletti su questo particolare: se il follow unfollow fosse stato il “Sacro Graal” della crescita su Instagram, pensi che te lo avrebbero mai spiattellato sotto il naso a buon prezzo???

Coincidenza vuole che spesso si ricorra al bot perché di base non si riesce a capire come si possa crescere su Instagram in maniera organica.

Benché se ne sia parlato abbondantemente in altri ambiti e articoli, desidero comunque condividere con te una riflessione che mi ha accompagnato lungo questi anni di attività e di analisi sulla piattaforma: senza i contenuti non si va da nessuna parte, e non parliamo delle foto, ma del concetto più stretto di contenuto.

Per far sì che tu possa costruire un profilo di successo prova a porti queste domande, ancor prima di valutare tutti i tecnicismi quali estetica del profilo, interazioni eccetera:

  • Perché sono su Instagram?
  • Cosa voglio comunicare con il mio profilo?
  • Cosa voglio trasmettere con le mie foto e stories?
  • Chi è il mio potenziale follower?
  • Perché dovrebbe seguire me e non un altro della stessa nicchia?
  • Cosa mi rende speciale e come posso valorizzarlo?

Trovando le risposte a queste domande ti garantisco che riuscirai a partorire un’idea che sarà in grado, abbinata al giusto piano di attività sulla piattaforma, di portare avanti il tuo profilo e il tuo messaggio.

È solo questione di tempo, i buoni contenuti non rimangono mai nascosti troppo a lungo. 

Spero che questo articolo ti abbia dato una panoramica più ampia sul follow unfollow Instagram e che ti abbia portato a riflessioni utili per la tua crescita.

Not Just Analytics ha preso una posizione ben chiara in merito ed ogni giorno condividiamo con la nostra community nuovi spunti, strategie e consigli per crescere in maniera organica e intelligente, produttiva.

Se non sei ancora membro, vieni a trovarci nel gruppo Facebook della community Not Just Analytics, ti aspettiamo!

Co-fondatore di Njlitics. Biondo, occhi azzurri, 1.75

6 comments On Tecnica follow-unfollow su Instagram: Pro e contro

  • Pingback: Programmare post su instagram: i migliori tool e app - Ninjalitics Blog ()

  • Uso bot da un po di tempo e non mi importa se un domani dovessero bannarmi, almeno non ho perso tempo nel restare attaccato al computer a lavorare per cercare follower. Se stai ore e ore su instagram a lavorare per avere nuovi clienti ti bannerebbero ugualmente, quindi meglio affidarsi ai bot. Ho avuto decine di blocchi con settimane senza poter fare azioni, ma continuo ugualmente per la mia strada. Se instagram vuole fare soldi con la pubblicita, Mark Zucchemburg andasse a fare lavorari manuali, tipo zappare la terra, da me lui non prende un soldo!!!!

  • Articolo molto interessante, grazie!
    Scrivi giustamente:
    “Perché sono su Instagram?
    Cosa voglio comunicare con il mio profilo?
    Cosa voglio trasmettere con le mie foto e stories?
    Chi è il mio potenziale follower?
    Perché dovrebbe seguire me e non un altro della stessa nicchia?
    Cosa mi rende speciale e come posso valorizzarlo?”
    la tecnica del follow-unfollow può essere utile per attirare “clienti”, ma dipende anche che cosa uno offre/vende: per esempio se uno è uno psicologo/a o un/una life-coach, che scrive spesso di ascolto, saper ascoltare, attenzione all’altro ecc. e poi utilizza questa tecnica… rischia di perdere credibilità, se uno se ne accorge. Bisogna almeno stare a ttenti a non farlo con chi ha pochi follover (è facile accorgersi in questi casi chi segue e poi subito smette di seguire!). Come giustamente dici, la qualità (e la coerenza), nonostante tutto hanno (ancora) il loro bel valore.

    • Assolutamente è un tecnica che spesso viene utilizzata in modo errato portando a vere e proprie figuracce talvolta, e dimostra anche incoerenza tra ciò che un profilo (o una persona) propone e ciò che fa per raggiungerlo!

  • Pingback: Perché perdo follower su Instagram? - Ninjalitics Blog ()

  • Anche se l’articolo è vecchio scrivo ugualmente il commento vorrei capire che problemi hanno quelle persone che ti seguono su Instagram senza mettere nessun like alle foto se tu segui un profilo un utente significa che ti interessano quei contenuti se no nn segui io metto sempre qualche like e molti ricambiano ma quando nn avviene questa cosa fa riflettere… chi nn è interessato nn è interessato punto tra l’altro i Ghost followers rovinano l’engagement.

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